martedì 24 aprile 2018

Come avviare un’attività di affitto stanze?


A livello nazionale sono disciplinate le regole standard [ L. n. 217/83 del 17 maggio 1983. ] ma i dettagli sono stati forniti dalle giunte regionali.
Di norma – nell’ambito dell’attività di affittacamere – è possibile affittare al massimo 6 camere arredate e ubicate in non più di 2 appartamenti ammobiliati nello stesso stabile. Il numero di posti letto, varia di norma in base ai metri quadrati della camera in questione (possono andare fino a 12 posti letto totali).
Ogni legge regionale regola quindi: quante camere è possibile affittare e altre regole per l’apertura; come aprire un’attività (eventuali comunicazioni e richieste di autorizzazione); quante ore di ricevimento giornaliere si devono garantire; i servizi minimi che devono essere garantiti (come la pulizia quotidiana, il cambio di biancheria e la fornitura di energia, gas, acqua e riscaldamento; le regole di gestione amministrativa.

Cosa offre un affittacamere?

Le camere e gli appartamenti – per essere a norma – devono avere dei requisiti minimi: le camere devono avere letto, sedia, armadio, cuscini, scrivania, cestino per rifiuti, biancheria, telefono; gli appartamenti devono essere dotati di servizio igienico (la toilet) completo e a norma; Il servizio di ricevimento deve offrire una garanzia minima e ci deve essere sempre un addetto al servizio reperibile; L’alloggio deve comprendere i servizi minimi di pulizia quotidiana, cambio biancheria, fornitura di riscaldamento, acqua, luce e gas.
Oltre a questo servizio standard, se ne possono aggiungere anche altri complementari. Ad esempio:
  • la prima colazione (in questo caso la struttura assume la denominazione di Room&breakfast o Bed&breakfast;
  • l’attività di ristorazione e somministrazione bevande (in questo caso però la struttura prende il nome di Locanda);
  • servizi di lavanderia e pulizia straordinaria.
Ovviamente se vengono offerti questi servizi complementari, subentra a maggior ragione l’obbligo di essere in regola con tutte le norme igienico-sanitarie.
Come si diventa affittacamere? L'attività può essere svolta in maniera saltuaria oppure professionalePer iniziare l'attività occorre chiedere l’autorizzazione amministrativa al Comune l’attività, presentando la Scia (segnalazione di inizio attività) specificando, tra tutte le altre cose, in che modo si intende avviare l’attività: professionale o saltuaria. Alla Scia si allegano poi tutte le autocertificazioni e attestazioni dei tecnici su impianti a norma, agibilità, nulla osta igienico-sanitario della Asl, ecc.

Affittacamere non professionale Per diventare affittacamere occasionale non bisogna iscriversi né al Registro delle imprese, né aprire partita Iva. Si deve però provvedere a presentare al Comune in cui è presente la struttura, la Scia (la Segnalazione certificata di inizio attività). A livello legale infatti l’amministrazione vuole sapere il motivo del via vai che si creerà nella struttura, la capacità ricettiva, quale attività viene messa in piedi, quali servizi verranno offerti.

Affittacamere professionale

Se invece vuoi diventare affittacamere professionale, devi aprire partita Iva entro 30 giorni dall’inizio della tua attività e devi iscrivere l’attività al Registro delle imprese, tenuto presso la Camera di commercio. Oltre ovviamente alla presentazione della Scia (segnalazione certificata di inizio attività) allo sportello per le attività produttive (Suap) del Comune in cui è presente la struttura.

Nel momento in cui si presenta la Scia, si dovrà anche allegare tutta un’altra serie di documentazioni, tra cui: il nulla osta igienico-sanitario della Asl; il certificato di agibilità la certificazione degli impianti a norma, ecc).
Inoltre, è di norma obbligatorio:effettuare la comunicazione-denuncia degli ospiti in Questura (se la permanenza è inferiore a 30 giorni); registrare il contratto con gli ospiti presso l’Agenzia delle entrate (se questo è superiore ai 30 giorni). Anche se in realtà di norma i soggiorni presso gli affittacamere sono relativamente brevi; comunicare i prezzi praticati (di norma sono esonerati da questa incombenza gli affittacamere non professionali).

Quando affittacamere è un’attività non professionale?

Innanzitutto: quando non è svolta con continuità, ma è saltuaria; di norma quando non si offrono altri servizi complementari; quando l’attività viene esercitata nella casa in cui si è residenti e domiciliati. In pratica abbiamo una casa molto grande e ci abitiamo, ma decidiamo di dedicare all’attività saltuaria di affittacamere le due stanze che restano vuote.

In questo caso, come abbiamo accennato, non si deve aprire alcuna Partita Iva né effettuare iscrizione al Registro delle imprese.

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