Garanzia sui prodotti come funziona
Nel
nostro ordinamento giuridico il sistema della garanzia dei prodotti è
disciplinato dal codice del consumo,
che prevede le modalità con cui il diritto alla garanzia può essere
esercitato e i requisiti indispensabili, sia dal punto di vista
dei tempi
necessari a far valere la garanzia che
in relazione alle problematiche che il bene deve presentare affinchè
possano essere utilizzati i rimedi previsti dalla normativa in
materia. Si
tratta di quella che viene definita garanzia legale,
cioè quella che si può far valere nei confronti del venditori di
beni di consumo: l’acquirente di un prodotto ha infatti diritto di
ricevere dal venditore un bene che sia conforme al contratto ed alle
qualità e requisiti promessi dal venditore.
Alla
garanzia legale può aggiungersi anche quella che ha il nome di
garanzia convenzionale,
che è la garanzia del produttore, disciplinata da uno specifico
contratto aggiuntivo che può essere sottoscritto – ma non è
obbligatorio farlo – al momento dell’acquisto del bene.
Quando
il prodotto acquistato presenti dei vizi, di produzione o di
conformità, esistenti al momento della consegna all’acquirente o
anche manifestatisi in un momento successivo, il consumatore potrà
rivolgersi direttamente al venditore per ottenere uno dei rimedi
previsti per legge, purchè rispetti precise tempistiche.
I tempi per far valere la garanzia
In
relazione ai termini
per far valere la garanzia,
la responsabilità del venditore copre un periodo di 24 mesi (due
anni) dal momento dell’acquisto (da intendersi quale avvenuta
consegna del bene all’acquirente). Il consumatore, non appena si
accorge del difetto del prodotto, deve comunicare al venditore
l’esistenza del vizio o del difetto di conformità del bene, e deve
provvedere alla comunicazione entro due mesi da quando ha scoperto
tale difetto.
Prodotti in garanzia: rimedi previsti per il malfuzionamento
Se il bene rientra nel periodo di garanzia e il vizio o difetto di conformità vengono comunicati entro i due mesi dalla scoperta, il consumatore avrà diverse opzioni fra le quali optare.
I
rimedi previsti in caso di bene rientrante in garanzia possono
realizzarsi infatti attraverso differenti modalità:
- ripristino, senza alcuna spesa aggiuntiva da sostenere da parte del consumatore – acquirente, della conformità del bene, attraverso il rimedio della riparazione del bene;
- ripristino, senza alcuna spesa aggiuntiva da sostenere da parte del consumatore – acquirente, della conformità del bene, attraverso il rimedio della sostituzione con un bene analogo;
- se non è possibile riparare o sostituire il bene, ottenere una riduzione adeguata del prezzo;
- in alternativa alla riduzione, sempre che non sia possibile la riparazione o la sostituzione, il consumatore può optare per la risoluzione del contratto.
La
scelta dell’acquirente fra la sostituzione e la riparazione del
prodotto è consentita sempre che il rimedio scelto non sia
oggettivamente impossibile oppure eccessivamente oneroso rispetto
all’alternativa.
Se
si sceglie di chiedere
la sostituzione o la riparazione del bene,
entrambe devono essere effettuate in tempi ragionevoli, senza gravare
in alcun modo sul consumatore, che non dovrà sostenere alcuna spesa,
né per quanto riguarda materiali e mano d’opera né in relazione a
eventuali spese di spedizione. Se le tempistiche si dovessero
allungare oltre un congruo termine, l’acquirente potrà anche
chiedere a sua scelta di ottenere una riduzione del prezzo o la
risoluzione del contratto.
Prodotti in garanzia e Unione Europea
Le
regole sulla garanzia dei prodotti acquistati in un paese dell’Unione
Europea sono le stesse che abbiamo analizzato finora. L’acquirente
che abbia comprato un prodotto in un paese ricompreso fra gli stati
europei avrà quindi a disposizione due anni per far valere la
garanzia, e 60 giorni per segnalare il malfunzionamento del bene dal
momento in cui lo stesso smetta di funzionare correttamente. Si potrà
quindi ottenere la sostituzione o la riparazione o chiedere, come
abbiamo visto per la garanzia in Italia, un rimborso o la
restituzione di quanto pagato.