Luce
e gas:
più difficile andare in causa se la bolletta sarà
salata e ingiustificata.
Tra
circa 3 mesi arriva infatti un nuovo sistema di tutela per gli
utenti:
una conciliazione ad
hoc che
servirà a rimediare agli errori delle compagnie ed evitare di dover
ricorrere necessariamente – come sino ad oggi spesso si è fatto –
alla lunga e costosa tutela di un giudice. È stata infatti appena
pubblicata la delibera dell’Aeegsi (Autorità Garante per l’Energia
elettrica, il Gas e il sistema idrico) [ AEEGSI delibera n. 639/2017/E/com.] che
predispone, a partire dal 1° gennaio 2018, la possibilità di
richiedere l’intervento della medesima autorità sulle controversie
con i fornitori di energia elettrica o gas.
L’attuale
sistema di tutele del consumatore è strutturato su tre livelli.
Vediamoli singolarmente.
In
presenza di una bolletta
della luce o del gas errata l’utente
deve prima inviare un reclamo scritto alla società fornitrice. Se
non si ottiene risposta o questa non è soddisfacente, scatta il
secondo livello di tutela: il tentativo di conciliazione che è
obbligatorio esperire se si intende agire in tribunale.
Dal
1° gennaio 2018 si aggiunge dunque un terzo livello che è
alternativo al ricorso al giudice e che si deve esperire dopo il
fallimento della conciliazione: l’intervento dell’Autorità
Garante affinché dirima la questione.
La richiesta va presentata
entro 30 giorni dalla conclusione del tentativo obbligatorio di
conciliazione. In questo modo l’utente evita la causa e tutto si
risolve dinanzi all’Autorità garante che potrebbe anche inibire
determinati comportamenti alle società fornitrici, irrogando
sanzioni elevate in caso di abusi ai danni dei consumatori.